venerdì 4 aprile 2008

alcuni Volontari ci scrivono:

Eccoci qui pronti alla carica……………
Archiviato il 2007, e con lui, la seconda parte delle illusioni di tutti quelli, che credevano che in un momento qualcosa potesse succedere…..ed effettivamente qualcosa è successo in quel martedì 30 ottobre 2007,….. “ il 2° Carebroillusi Contest”.
Dalla calma piatta di un giorno qualunque, di un mese qualsiasi, la creatura è emersa dal palcoscenico del ITC teatro di San lazzaro….come d'incanto e come un accordo ecco riproporre la magia e il clima dei tempi passati, stessa pioggia, stesso clima, stessa voglia ed entusiasmo di esserci, e con noi 170 prodi, ( e scusateci il riferimento puramente casuale, ma calza a pennello in un momento come questo in cui i numeri sono fondamentali per sorreggere un governo alla ricerca di pochi spiccioli per portare a casa la pagnotta…la loro chiaramente….) pronti a sfidare Giove pluvio che ha deciso di condire la serata con un tocco d'umidità… Poche parole per descrivere un momento che meriterebbe ben altra ribalta, importanza ed attenzione, ma non sempre le cose che contano hanno lo spazio meritato, quindi….spazio ai CEREBROILLUSI, alle loro azioni e spazio ai suoi protagonisti, e se con un grandissimo plauso possiamo ringraziare tutto lo staff AIAS che ha permesso la realizzazione dell'evento, un momento d' attenzione maggiore lo merita il cast, che quest'anno ha aggiunto nuova linfa e nuova verve alla già collaudata famiglia AIAS…..quindi, si potrebbe dire tutto perfetto e riscontrato un gran successo…???? Difficile da dire, solamente il 3° Cerebroillusi contest confermerà o smentirà l'intento……..il condizionale è d'obbligo perché ci lasciamo con un sano arrivederci……..
Questo è quello che ho partorito in momento di deblazza, potrei fare meglio o forse no, poco importa….quello che conta, è esserci ed essere pronti a ricominciare in qualsiasi momento, perché come disse clint nel “ il buono il brutto e il cattivo”…il mondo è diviso in due…chi c'ha la pistola e chi scava, io ho la pistola,…quindi ……tu scavi…!!!!! Questo per dire cosa, niente…….solo per riempire spazio con 4 cazzate………….!!!!

Furio

alcuni Volontari ci scrivono:

INGANNEVOLE VITA
Piccole mani che san di domani
Piccola bocca,l'ingenuità sboccia
l'a dove la vita, felice ti appare
con scuola tremenda ti toglie il sapore
di un mondo migliore

IL RAMO E LA FOGLIA
E'giunto l'autunno, l'inverno e' alla soglia,
dal ramo e' caduta l'ultima foglia,
volteggiando leggera nel nulla sparisce,
col primo fiocco di neve il ramo la tradisce.
Or che la neve ha tutto sepolto
il bosco ha assunto un nuovo volto,
il ramo e'pentito di aver la foglia tradito,
è pesante la neve e lui è infreddolito.
Giunge la primavera col suo dolce tepore
al ramo infonde coraggio e vigore,
si scrolla di dosso quella neve piangente
con la prima gemma si fà intraprendente.
E mentre la brezza accarezza quel ramo,
la prima foglia gli sussurra... ti amo.

Bruna

alcuni Volontari ci scrivono:

PER CHI SUONA CAMPANA

Ogni morte di uomo mi diminuisce perciò...
Non chiedere mai per chi suona la Campana: essa suona per te…

Ormai da quasi sei ore eravamo sotto l’acqua. La pioggia incessante continuava a martellarci. Il rombo delle rapide del rio Rovigo in piena ci accompagnava nel nostro vagare per i boschi. Inzuppati, infangati, infreddoliti senza alcun riferimento di quale fosse la giusta direzione da seguire per ritornare al Rifugio dove ci attendeva il resto della comitiva. Si era deciso di fare un giro ad anello anzichè ritornare per il medesimo sentiero dell’andata. Abbandonato il rio, ci siamo inerpicati su per un costone fino ad un crinale dove pensavamo di poterci orientare; la fitta pioggia e nuvole basse toglievano ogni visibilità. Fidandoci del satellitare GPS di Massimo, proseguivamo sempre piu’ depressi. Abbiamo scavalcato fili spinati, recinzioni, seguito segni CAI che, senza le relative mappe, non sapevamo dove ci avrebbero condotto. Intanto l’oscurita’ incombeva… Un ultimo disperato tentativo ci ha indirizzati verso la vallata opposta verso la quale puntava inesorabilmente la freccia direzionale dello strumento, ormai unica risorsa. Ci siamo quindi lasciati scivolare nel fango, per la massima pendenza, fino a raggiungere il rio di fondovalle guadato il quale bisognava risalire per il versanteopposto. Scrutavamo ruderi ed anfratti perche’ ormai ci stavamo convincendoche saremmo stati costretti a pernottare all’addiaccio. Sfiniti, fradici, disperati… DON DON: non ci credevo, ma sentite anche voi una campana? Nel buio più completo, tutti insieme, tutti otto insieme un urlo: OOOOOooooo… e dal buio, meravigliosamente ci rispose un urlo di conferma. Era finita !

Sandro

alcuni Volontari ci scrivono:

VOLONTARIO VOLENTIERI!

Vi racconto la mia esperienza, molto brevemente, e perché non sono bravo con le parole e perché è solo da settembre scorso che ho iniziato l'esperienza in Aias. Mi occupo del progetto "tempo libero", cioè, una volta a settimana, esco di sera in compagnia di un gruppo di volontari e disabili in serate allegre presso locali più disparati di Bologna: osterie, pub, booling, pizzerie, teatri. Ma nonostante sia da poco tempo che faccio parte dell'associazione e sia poco il tempo che dedico all'iniziativa posso gridare forte a chi non conosce il mondo del volontariato uno slogan che mi ha colpito: VOLONTARIO VOLENTIERI!
Sono venuto a conoscenza dell'Aias per caso ma non per caso mi sono avvicinato al volontariato, probabilmente spinto da un esigenza di regalare il mio tempo a chi lo necessita veramente e non semplicemente all'azienda per la quale lavoro che macina utili quotidiani e cammina con le proprie gambe tranquillamente. I Ragazzi dell'Aias hanno necessità, e hanno negli occhi una richiesta di amicizia, di vicinanza, di calore umano. Ed io voglio essere VOLONTARIO VOLENTIERI!.
Ma è sorprendente quanto loro riescono a trasmetterti in termini di umanità e affetto umano, cosa che ti fa cambiare atteggiamento nei confronti della vita. Quando Davide si fa il segno della croce prima di iniziare a mangiare, quando Christian canta a squarciagola davanti al Karaoke, quando Ivan ti racconta la sua giornata tipo, quando Ugo ti chiede che cosa fai per il capodanno, quando Cry ti sorride e ti offre una sigaretta, quando Claudio sul palcoscenico del teatro ITC diventa Rockfeller, quando Lolo si arrabbia con l'arbitro perché non ha concesso il rigore al Bologna, quando Bruno diventa l'animatore della serata .....in tutto ciò c'è umanità. E vi assicuro, è molto facile diventare loro amici, perché hanno sempre un sorriso coinvolgente, una serenità che ti stupisce, e perché con loro non puoi che divertirti, dalle 20.30 quando vai sotto casa a prenderli fino alle 23.00 quando li riaccompagni a casa e ti dicono: "GRAZIE". Vale la pena esserci. VOLONTARIO VOLENTIERI!

Nico