Ciao a tutti segnalo con estrema soddisfazione la recente
camminata non competitiva che ha visto la partecipazione del tempo libero dell’AIAS e di altri gruppi per sostenere ed incoraggiare il percorso d’integrazione e dell'abbattimento delle barriere culturali che ostacolano il cammino verso un
discorso di parità reale e non solo a
parole.
Questo piccolo gruppo di amici di Mauro hanno coinvolto gli amministratori del
comune di partenza quello di Zola Predosa
Le varie associazioni che avevano aderito a questa
manifestazione che era decisamente nuova perché le persone disabili erano nella
massima parte in grado di muoversi con mezzi
guidati da se stessi questo in
una parola ha mostrato il volto più
dolce dell’autonomia delle persone disabili che prima di essere disabili devono
essere viste nella loro integrità di persone.
Vi erano diverse opportunità di movimento, che andavano dalla semplice carrozzina come la mia, con l’ausilio felice e
divertito di Marilea, che ogni tanto mi faceva fare qualche diversivo, per movimentare il ritmo, a volte potevo apparire rilassato e, con qualche pizzico di temerarietà su passaggi, un poco originali, mi sono divertito a fare dei
sorpassi.
La particolarità che ho colto nei in molti sguardi di
automobilisti, che all’inizio potevano
apparire disorientati, era, più ci vedevano procedere con i nostri mezzi, forse si andava consolidando il pensiero che non è scontato che anche noi abbiamo il
diritto di muoverci, che si trasforma in presa di
coscienza di superare la mentalità solo di carattere assistenziale, che troppe volte mostra la persone disabile come oggetto
e non come soggetto di diritti e doveri
per condividere con altri uno stile di vita felice e vitale.
Una seconda
caratterista di questo tipo di camminata non competitiva è stata
di fatto la possibilità di osservare l'esperienza che abbiamo fatto precedentemente con la StraBologna, altrimenti non avevo la
possibilità di viverne molte.
Una singolarità di questo tipo di cammino si percepiva
durante le soste che ogni tanto si facevano per far
riposare, giustamente, chi doveva spingere le carrozzine, che si effettuavano e questo
apriva spazi di socialità tra i diversi partecipanti di questa camminata non competitiva.
La camminata è terminata con un arrivo in fila indiana che ha visto
tutto il piccolo
paese festeggiare Mauro insieme a tutti
gli altri partecipanti, lodando la
costanza e la fatica di tutte le persone disabili partecipanti con i loro amici
accompagnatori, per la felice impresa portata a termine.