mercoledì 2 ottobre 2013

VACANZA A VILLA BORROMEO

Quest’anno a Pesaro sono andato sul pulmino di Luciano mi son trovato e mentre un poco annoiano una partita del sport qui sempre amato con l’assistente spagnola mi son trovato e il soggiorno fra timori e speranze è cominciato Rebecca è il suo nome io gli ho detto a chiare lettere che il francese amavo e purtroppo amavo ma lei l’inglese amava che io sol detesto con pronuncia incomprensibile e grammatica per me difficile abbiamo mediato e così qualche vocabolo spagnolo ho imparato. A me piace provar tradurre per imparare una nuova lingua e cosi scambiare qualche vocabolo per me e così dimezzare la distanza che inizialmente corre tra l’obelisco romano e il museo del Prado che il turista italiano distratto e affaccendato ha da sempre visitato. Mi sono accorto dal suo racconto che la crisi economica di questi anni non ha fatto alcuno sconto contribuendo a tagliare la speranza di un futuro che vien incerto e duro a Madrid come a Roma e chiede ai giovani reinventavi un futuro. Un sociologo marxista lei leggeva e io intanto a prima vista con vocaboli spagnoli della vita quotidiana imparavo a confrontarmi e pur loro sono importi se un giorno in qualunque città spagnole per vivere e conoscere e andare avanti. Cosi il tempo è trascorso senza mai poter comprare giornale spagnolo non abbiamo mai trovato e in piscina sono andato preferndolo sempre di più il mare inquinato e ondoso che per il mio equilibrio non è molto spiritoso. Dopo questo breve scritto torno subito a restare zitto e mi accingo a salutare con discrezione e pazienza Rebecca e la Rosa blu e sperando di continuare a conoscere e socializzare con i ragazzi veramente e diversamente propositivi nella vacanza come nella vita. Marco Mignardi

venerdì 14 giugno 2013

RESIDENZIALITA’ DELLE PERSONE ADULTE CON DISABILITA’

Siamo Marilena e Carlo una giovane coppia di persone con disabilità motoria, abitiamo da soli nel nostro appartamento a Casalecchio di Reno e abbiamo partecipato ai sei incontri del primo focus sulla residenzialità rivolto alle persone adulte con disabilità promosso da AIAS di Bologna.

Il focus si è tenuto presso il centro residenziale Selleri Battaglia di Bologna e il gruppo era aperto a tutti i famigliari di persone disabili adulte, a tutti gli utenti adulti e a tutti i soci all’AIAS di Bologna interessati al tema della residenzialità.
Il gruppo, con la collaborazione degli operati esperti dell’AIAS che si occupano prevalentemente di curare l’assistenza alle persone disabili e di progettarne la loro vita indipendente, s’è confrontato ed ha fatto proposte per costruire o un Condominio Solidale in cohausing per persone con disabilità o per creare soluzioni abitative alternative al ricovero in una struttura.

Il condominio solidale rappresenta e le soluzioni abitative alternative rappresentano una valida opzione al ricovero in una struttura ed entrambi si sviluppano con la finalità di creare una rete di protezione e di assistenza per le fasce più deboli della popolazione e soprattutto non altera sia la quotidianità e sia la privacy delle persone che vi abitano poiché ogni abitante avrebbe il proprio appartamentino.

Il focus è iniziato con la presentazione dei presenti e la relativa spiegazione sia riguardo alle esigenze assistenziali che ognuno aveva e sia su quello che ognuno dei presenti poteva dare a qualcun’altro e alla comunità. Le esigenze che ne sono emerse sono state numerose perché ogni persona disabile ha esigenze diverse ed affronta la propria disabilità ed autonomia in maniera diversa. La stessa cosa è avvenuta anche su quello che ognuno dei presenti poteva dare a qualcun’altro e alla comunità.

Dagli incontri sono emerse varie idee e vari desideri di come progettare un condominio solidale composto da persone disabili e da persone non disabili che potessero poi sostenere ed aiutare le persone in difficoltà ricevendo in cambio o agevolazioni sui canoni d’affitto o agevolazioni sull’acquisto della prima casa o anche piccole somme di denaro, per es.: giovani coppie, ragazze madri, padri separati che rendendosi disponibili a sopperire all’emergenza o all’assistenza delle persone disabili avrebbero potuto poi usufruire delle precitate agevolazioni.

Un Condominio Solidale o altre soluzioni abitative alternative potrebbero essere ottenute risanando edifici ormai inutilizzati da anni e messi a nostra disposizione dai Comuni di Bologna (es.: vecchi casali disabitati, vecchie fabbriche non più in attività, ecc.).
Durante gli incontri è stata avanzata l’idea sia di trasformare l’attuale edificio che attualmente ospita gli uffici del centro residenziale Selleri Battaglia in due monolocali e sia di chiedere al Comune di Bologna di risanare le casette in disuso che affiancano il Centro Selleri Battaglia. In tal modo gli abitanti di tali appartamenti e casette potrebbero usufruire del supporto del personale infermieristico e socio sanitario del Centro poiché gli appartamenti sarebbero collegati con esso, 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno (domeniche e festivi inclusi) tramite un citofono.

Gli incontri del primo focus sulla residenzialità rivolto alle persone adulte con disabilità si sono conclusi il 6 giugno 2013 presso la Sala del Consiglio Quartiere Navile dove sono state presentate al Presidente del Quartiere Navile, all’Assessore alle politiche Abitative del Comune di Bologna e ai numerosi partecipanti  tutte le idee emerse dal gruppo. In tale occasione sono stati festeggiati anche i 25 anni di residenzialità targata AIAS che iniziò con l’apertura della prima comunità residenziale: la Casa di Paderno fino ad arrivare a quella attuale: il Centro Selleri Battaglia che accoglie 17 persone disabili con AIAS capofila nella gestione per conto dell’ASL.

Il gruppo del focus sulla residenzialità a noi c’ha arricchito molto perché c’ha dato l’opportunità di conoscere persone nuove e di condividere con loro emozioni, paure, esperienze ed idee per il nostro futuro.

giovedì 21 marzo 2013

Giornata mondiale della poesia

Oggi, 21 marzo, oltre ad essere il primo giorno di primavera, è anche la giornata mondiale della poesia. Per celebrarla pubblichiamo due poesie che hanno partecipato alle prime due edizioni del concorso letterario "Premio Pontiggia" organizzato da AIAS Bologna onlus e arrivato oggi alla quarta edizione. Sono molto significative, buona lettura!

Io urlo
Mi piacerebbe
passare il tempo a parlare con tutti,
per far conoscere il mio mondo.
Le cose che non mi piacciono.
Le cose che mi piacciono.
La musica che amo,
chi sono io,
chi mi piacerebbe essere,
uno che urla
voglio…….VIVERE.

Stefano Argiolas, Narcao (CA)


SOLTANTO, IMMAGINAVO
Non negate… se poteste rinunciare
gettereste la ferraglia, gli ingranaggi
l’armatura storpia e i fili che vi incollano vi tirano contorti
Rimbalzereste via gli sguardi
infangati
di torbide curiosità
Andreste
liberamente
a innamorarvi

Non fingete, vantando
il coraggio, come un merito
il problema, come sfida
quel coraggio s’accompagna quotidiano all’abitudine,
e la sfida l’hanno tesa senza chiedervi il permesso

Non c’è orgoglio,
né onore o teste alte
ad accettare contratti già firmati

Lascio a voi
la fierezza d’essere vivi
Io faccio cambio
passo il turno
arrendo

Divertitevi
giocando coi miei rottami sparsi
- li troverete in giro, inutili, gettati: a me
non serviranno
… non serviranno…

Mi hanno detto
che ho sbagliato
- nessuna libertà,
nemmeno di sconfitta-

Ma io, soltanto
immaginavo…
Ed è a questo che, davvero
non posso rinunciare.

Auriga,  San Lazzaro di Savena (BO)

martedì 15 gennaio 2013

Un ringraziamento al dott. MASTRAPASQUA, presidente dell’INPS

L'INPS con Circolare del 28 dicembre 2012 n.149 ha pensato bene di togliere, a noi invalidi civili totali sposati, la pensione d'invalidità, un "bellissimo regalo di Natale” fatto dall’ente previdenziale che deve, o dovrebbe, aver cura dei cittadini più deboli.

Due parole per dire chi sono: mi chiamo Luca Pieri, ho 58 anni, abito a Bologna sono sposato da 25 anni, ho una figlia di 18 anni e al momento un minore in affidamento familiare. Sono affetto da tetraparesi spastica dalla nascita, invalido al 100% con accompagnamento; quindi fino adesso ho percepito la pensione di invalidità civile di € 267,57 e di indennità di accompagnamento di € 492,97 che aggiunto allo stipendio di mia moglie, dipendente comunale, ci hanno consentito di vivere discretamente in tutti questi anni accogliendo anche numerose persone sia maggiorenni che minori, in quanto membro dell' ”Associazione comunità papa Giovanni XXIII” fondata da don Oreste Benzi. Fin da giovane ho ricoperto vari ruoli all’interno dell’AIAS della nostra provincia.

Ritengo, a questo punto indispensabile dare la parola a Carlo Giacobini, responsabile del sito specializzato www.hadylex.org che meglio di me può dar conto delle “docce gelate”(siamo in gennaio...) che l’inps ha gentilmente “fornito” a chi è costretto a vivere con pochi soldi e quindi 300 € possono anche fare la differenza.

Ecco cosa scrive Giacobini: - "Va segnalato un grave elemento di novità che riguarda i soli invalidi civili al 100% titolari di pensione di invalidità. Fino ad oggi il limite reddituale considerato era quello relativo ai redditi strettamente personali. Dal 2013 verrà considerato anche quello del coniuge.

Questa decisione amministrativa di INPS non si basa su alcun dettato normativo, ma su una Sentenza della Corte di Cassazione, nemmeno pronunciata a sezioni unite, del 2011 ( Sezione Lavoro 25 febbraio 2011, n. 467. . . .

La conseguenza immediata è che gli invalidi totali titolari, assieme al coniuge di un reddito lordo annuo superiore a 16.127,30 €, perderanno il diritto alla pensione (275,87 € al mese).
Da rilevare che, al contrario, per gli invalidi parziali, per i sordi e i ciechi, il limite reddituale considerato continua ad essere quello personale (elemento di disparità di trattamento).
.. . È superfluo sottolineare che contro la decisione amministrativa di INPS si prospettano opportune azioni legali. . . . . .”

Devo sottolineare che la situazione è talmente grave da giustificare anche azioni di protesta estreme (c’è già stata una persona gravemente disabile che ha già fatto uno sciopero della fame e delle cure…), in quanto l’INPS rischia di mandare in fumo, quello che per molti di noi è stato il sogno di una vita, il farsi una propria famiglia e magari avere dei figli.

E’ questo il modo di aiutare la famiglia quale elemento fondamentale del nostro modello di vita, perché molte persone stanno pensando di separarsi?

Chiudo queste righe con un appello a quanti possono contribuire a costringere l’INPS a ritirare la circolare di cui sopra, perché palesemente illegale sia nella forma che nel contenuto.

In particolare mi rivolgo a tutti i candidati alle prossime elezioni per il rinnovo del parlamento perché facciano sentire la propria voce a riguardo. Al Ministro del welfare, perché faccia valere il suo potere di controllo sull’Inps. A tutte le Associazioni; perché promuovano azioni collettive contro queste iniziative. A tutti i mass media perché diano il dovuto risalto a questo grave atto di ingiustizia.
A tutte le persone disabili perché una volta tanto trovino il coraggio e la volontà di far sentire la propria voce, ricordando anche che siamo in periodo elettorale e quindi particolarmente favorevole per dare risalto ad ogni iniziativa di protesta.

Bologna 11/01/2013

Dott. Luca Pieri