lunedì 16 gennaio 2017

AVVENTURA ALLO SPETTACOLO DELLA MODA DI FAENZA

Il quindici di settembre del 2016 io Katia con Carlo, la Cristina, una sua collega di lavoro, la Marilena e la Tania siamo andati a vedere una sfilata di moda fino a Faenza. 
Arrivati là chiedo sempre a Carlo quanti chilometri ci abbiamo messo e lui mi ha risposto più di 250 km. Arrivati nel luogo dove si teneva il teatro siamo scesi dal pulmino e ci siamo incamminati dentro. 

Abbiamo visto una folla di gente che non si vedeva neanche la folla dell’altra gente del pubblico. Poi una ragazza che era la mia damigella che mi doveva portare alla sfilata chiamata Valentina che è una di Brindisi era vestita lei di nero di pelle con i capelli neri lunghissimi e le meches bionde; poi lì c’era anche i parrucchieri e gli stilisti e le truccatrici. C’erano dei ragazzi con delle creste da gallo e le donne truccate benissimo. E poi mi sono fatta truccare anche io modestamente di celeste. Poi io mi sono fatta vestire con una gonna tutta a pieghe nera e una striscia in mezzo azzurra con delle borchie rotonde, poi avevo anche una giacchettina sopra azzurra molto bella con le maniche fatte alla zuava e con le borchie anche quella e poi indossavo anche un paio di calze nere perché c’era un gran freddo perché io il giorno dopo avevo un po’ di febbre e sono dovuta stare a casa dalla messa di San Savino.

Dopo mezz’ora o venti minuti è passato un signore con delle schiacciatine al pomodoro e alla ricotta e ce ne ha regalate tre a testa di quelle piccole perché avevamo una fame da lupi. Dopo siamo andati finalmente alla partenza della sfilata che dovevamo fare di moda che poi prima c’era una signora che ci ha condotto nell’apposito cerchio della pista di moda e noi abbiamo fatto tre giri senza mai stancarci e ballando anche perché c’era anche un po’ di musica il rap. 

Quando avevamo finito di sfilare ci hanno portato in un angolo del teatro per togliere i vestiti che ho indossato. Poi abbiamo fatto per tre quarti d’ora fuori dal teatro un buffet all’aperto e abbiamo mangiato due o tre salatini col prosciutto poi due o tre pizzette alla margherita anche col salame e per finire per dolce una pinza era tutto buono. Solo quando siamo stati in pulmino la mia pancia si è appiattita dal gran camminare e ballare. 

A me questo giorno è stato importante per gli applausi che ci hanno fatto e io non so se prenderemo un po’ di soldini per questa sfilata perché noi abbiamo sfilato e gli altri hanno guardato. In questo giorno di sabato era un giorno piovoso e quindi non si è potuto vedere niente del mare.

Katia Lazzarini