lunedì 30 gennaio 2012

La Rosa blu d’inverno

Questo sembrerebbe il titolo di un avvincente romanzo d’avventura è invece il mio titolo che riservato ad un interessante seminario a cui ha partecipato a Pesaro con Luciano Renzo e Marilea un’operatrice che ho conosciuto negli scorsi anni e che lavora durante il periodo estivo con questa cooperativo
Questa cooperativa è molto attiva in Veneto Emilia Romagna Lombardia e Marche con questa cooperativa l’aias della mia città Bologna organizza dal duemila due le vacanze per noi persone portatrici di disabilita
David responsabile amministrativo dei soggiorni in fase iniziale ha dato il numero dei vari partecipanti a questo tipo di soggiorno
In questo quadro la cooperativa ha ricordato il decennale d’attività di turismo sociale a questo incontro erano presenti tra gli altri un rappresentante del comune di Pesaro che sottolineato il grande stimolo per la collettività di Pesaro e come questa cooperativa con le persone disabili ha svolto un ottimo approccio con le strutture presenti e operanti nel tessuto cittadino
Una persona di un’associazione del territorio ha poi sottolineato il grande impatto positivo che la presenza delle persone disabili e come questo abbia aperto delle sensibilità che la città di Pesaro ha sviluppato nel corso di questi anni favorendo tra l’altro anche le strutture oltre la città come spiagge e accessibilità ai vari luoghi come musei luoghi di ritrovo a vario titolo parchi
Un ulteriore domanda a cui questo seminario ha tentato di dare una risposta affermativa è stata è stata la riflessione sullo spazio in tempi di grave crisi economica come quelli attuali che vedono un grosso ripensamento su tutto il Welfare e si detto a più riprese che c’è bisogno di maggiore razionalità delle risorse economiche appunto in funzione di una riduzione che si profila assai senbile nel corso dei prossimi anni
Il dato che pareva emergere con maggiore evidenza, resta il fatto culturale che va oltre il puro dato di carattere economico tutti gli interventi a vario titolo si sono chiesti a più riprese se c’era spazio per turismo solidale
La risposta è stata affermativa seppure con diverse sfumature tutti hanno dichiarato che questo tipo di turismo oltre ad essere una risorsa non un problema perché richiama l’attenzione su realtà sociali che può nel tempo portare a cambiamento strutturale della società
Il presidente della Rosa blu a questa riflessione seminario aveva invitato anche il Vescovo della diocesi di Pesaro il quale pur non escludendo le varie motivazioni umane dei singoli operatori che possono ritrovarsi a svolgere questo tipo di lavoro fuori della fede religiosa ha posto giustamente l’accento su quella che è la speranza che viene dalla fede
A questo punto della riflessione io vorrei porre l’accento su una parola che ha avuto una rilevanza particolare bisogna secondo me andare oltre il puro dato economico che resta importante ma che da solo non basta a giustificare la motivazione che ti porta a scegliere questo tipo di lavoro con i coinvolgimenti emotivi e psicologici che un lavoro di questo tipo inevitabilmente comporta
Ritengo molto interessante da parte delle persone disabili l’essere rese per quanto possibile coinvolte in discorso di parità per rendere responsabile la persona che deve sentire delle strade autonome dove questo sia possibile per una maggiore soddisfazione del soggiorno così come vita ordinaria di tutti i giorni la dove si vive
In conclusione dopo tre anni di stile Rosa blu e non senza aver avuto dubbi almeno in fase iniziale il primo anno approvo e affermo che la vacanza con me di tutti gli operatori sono vacanza alla pari dove anch’io sono partecipe e si cresce nella consapevolezza di aver creato un rapporto che possa accrescere la vita e le motivazioni degli operatori e delle persone disabili

Marco Mignardi