In
un bel mattino di primavera con una aria spensierata io e Umberto abbiamo
pensato di recarci, in tutta fretta, a fare piccola corsetta. Cosi di buon
mattino siamo andati a svegliarci al
dolce suon dei campanari che svegliano la città ancora lenta a carburare con l’attività domenicale.
Come
un vero atleta, sportivo di tutto punto, anche forniti di un pettorale siamo
arrivati sul punto di partenza della gara. Ci siamo presentati e un star
d’eccezione ha dato il via alla kermesse che si snocciolava su alcune strade
della città. L'iniziativa è servita anche a far conoscere le attività di aias,
questa associazione che non mette la persona disabile in pensione.
Io
mi son sentito un podista divertito e ho attraversato senza pensare al
piazzamento ed il mio cuore era contento di vedere vie che solitamente osservo
dal sedile della mia auto poche volte senza avere l’opportunità di tornare su
questo percorso.
Nella
parte finale abbiamo incontrato Carla che filava in tutta fretta con la carrozzina a motore
degna di una Ferrari, che come noi, alla fine non trovavamo la linea del
traguardo, e con me in maniera “Berlursque” salutava. Ciao Bologna son felice
credi a me.