venerdì 4 aprile 2008

alcuni Volontari ci scrivono:

PER CHI SUONA CAMPANA

Ogni morte di uomo mi diminuisce perciò...
Non chiedere mai per chi suona la Campana: essa suona per te…

Ormai da quasi sei ore eravamo sotto l’acqua. La pioggia incessante continuava a martellarci. Il rombo delle rapide del rio Rovigo in piena ci accompagnava nel nostro vagare per i boschi. Inzuppati, infangati, infreddoliti senza alcun riferimento di quale fosse la giusta direzione da seguire per ritornare al Rifugio dove ci attendeva il resto della comitiva. Si era deciso di fare un giro ad anello anzichè ritornare per il medesimo sentiero dell’andata. Abbandonato il rio, ci siamo inerpicati su per un costone fino ad un crinale dove pensavamo di poterci orientare; la fitta pioggia e nuvole basse toglievano ogni visibilità. Fidandoci del satellitare GPS di Massimo, proseguivamo sempre piu’ depressi. Abbiamo scavalcato fili spinati, recinzioni, seguito segni CAI che, senza le relative mappe, non sapevamo dove ci avrebbero condotto. Intanto l’oscurita’ incombeva… Un ultimo disperato tentativo ci ha indirizzati verso la vallata opposta verso la quale puntava inesorabilmente la freccia direzionale dello strumento, ormai unica risorsa. Ci siamo quindi lasciati scivolare nel fango, per la massima pendenza, fino a raggiungere il rio di fondovalle guadato il quale bisognava risalire per il versanteopposto. Scrutavamo ruderi ed anfratti perche’ ormai ci stavamo convincendoche saremmo stati costretti a pernottare all’addiaccio. Sfiniti, fradici, disperati… DON DON: non ci credevo, ma sentite anche voi una campana? Nel buio più completo, tutti insieme, tutti otto insieme un urlo: OOOOOooooo… e dal buio, meravigliosamente ci rispose un urlo di conferma. Era finita !

Sandro

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